Spallanzani, Lazzaro (1729-1799)
17.H.17
Nasce a Scandiano. Modena, il 12 gennaio 1729. Presi gli ordini minori, insegna prima logica e greco nel liceo di Reggio Emilia, poi, per sette anni, fisica a Modena. Mettendo in pratica i consigli del Vallisneri, che ne ha intuito le grandi possibilità, lo Spallanzani decide di dedicarsi esclusivamente alle scienze naturali e prende a viaggiare per arricchire le sue conoscenze. Contemporaneamente pubblica qualche lavoro di fisica animale. Nel 1771 Giuseppe II d’Austria lo nomina professore di scienze naturali a Pavia e nel 1871 direttore del Museo di storia naturale, praticamente creato dallo stesso Spallanzani. Nel 1783, al seguito dell’ambasciatore veneto Zuliani, visita Costantinopoli, Corfù e Cerigo studiandone la geologia, i vulcani ed una montagna composta quasi per intero dai resti di animali antidiluviani. Su tutto ciò egli scrive un’ampia relazione ricca anche di annotazioni sugli usi e costumi delle popolazioni incontrate. Lo stesso farà anche quando visiterà l’Ungheria, la Transilvania il Vesuvio, l’Etna e la Svizzera. La rivoluzione francese e la presa di Pavia (1796) lo spaventano e lo addolorano poiché le belle collezioni del suo museo vengono requisite e dirottate in Francia. Logorato dallo studio e dalla frenetica attività scientifica, Spallanzani muore a Pavia nel febbraio del 1799, consacrato illustre scienziato e grandissimo fisiologo anche dalla sua ricca, ecclettica e complessa opera scientifica. Tra i suoi scritti principali ricordiamo: Prodromo sulle riproduzioni animali. Modena, 1766; Dell’azione del cuore sui vasi sanguigni. Modena, 1768; Memoria sopra i muli. Modena, 1768; Esperienze sui cotiledoni. Modena, 1769; Opuscoli di fisica animale e vegetabile. Modena, 1776 e Venezia, 1782; Experiences sur la digestion de l’homme et de differentes especes d’animaux avec des considerations sur la methode de faire des experiences, et les consequences pratiques qu’on peut tirer en medicine. Ginevra, 1784.
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